Comunicato per censura YouTube

  • Dicembre 13, 2020 13:11
YouTube ha rimosso nei primi giorni di dicembre 2020 un video dal nostro canale. Secondo i gestori del servizio il video incriminato violerebbe le loro norme sull’incitamento all’odio: “Purtroppo, in seguito a un esame svolto dal nostro team, abbiamo riscontrato che i tuoi contenuti violano le norme sull’incitamento all’odio. Abbiamo rimosso i seguenti contenuti da YouTube: Video: #Antifa. Dizionario per fare a pezzi, parola per parola, la narrazione fascista”.
Il video rimosso era la registrazione della presentazione del libro “#Antifa. Dizionario per fare a pezzi, parola per parola, la narrazione fascista” di Stefano Catone, svoltasi il 14 giugno 2019.
Il CAN, pur avendo fatto ricorso contro tale censura, ha ricevuto come risposta da parte dei gestori (Google) la conferma che il video contiene contenuti che incitano all’odio: “Dopo un ulteriore esame dei contenuti, abbiamo stabilito che il tuo video vìola le nostre Norme della community e abbiamo mantenuto la nostra decisione originale.”
Da parte nostra abbiamo riguardato il video della serata, ma già solo il titolo del libro in questione e il ricordo bastavano per dire che o quelli di YouTube si sono fatti qualcosa di brutto… oppure non sono in grado di comprendere la lingua italiana. Quindi abbiamo rivisto il video della serata, quella sera c’era tanta gente alla presentazione.
Circa due ore di visione, ma nulla, non siamo riusciti a trovare nulla che incitasse odio verso “Età, Casta, Disabilità, Etnia, Identità ed espressione di genere, Nazionalità, Razza, Condizione di immigrato, Religione, Sesso/genere, Orientamento sessuale, Condizione di vittima di un grave evento violento e di famigliare di una vittima, Condizione di veterano [?]” (così come recitano le norme di YouTube al paragrafo sull’incitamento all’odio).
Forse qualche battuta su Salvini e i fascisti… Ma si sa, le battute son battute, ma verso il fascismo non può essere incitamento all’odio… Il fascismo è fuori legge.
Ma poi, Stefano Catone sarà mica un pericoloso terrorista col libro in mano, no????
A conclusione del nostro breve comunicato, esprimiamo solidarietà a Stefano (come comunicatagli direttamente nel segnalargli l’episodio) e ai compagni censurati per incapacità da parte dei gestori di YouTube di distinguere l’incitamento all’odio dalla presentazione di un libro che proprio contro l’odio vuole far discutere. O forse, più probabile, proprio questo è il problema.