Fuori i pro vita dai consultori! Interventi dalla piazza #1

  • Maggio 31, 2021 09:57

Proponiamo via via alcuni degli interventi dalla piazza novarese di sabato 29 maggio “Fuori i pro vita dai consultori!”

 

“Ciao a tutte, tutti e tutt3. Oggi siamo qui in piazza per opporci all’ennesimo attacco al diritto all’aborto e all’autodeterminazione di tutte e tuttu.

Siamo qui a difendere una legge, la 194, dopo più di 40 dalla sua approvazione, una legge che pur  riconoscendo il diritto a interrompere volontariamente una gravidanza, contiene in sé alcune contraddizioni. Essa prevede infatti la possibilità da parte del personale sanitario di dichiararsi obiettore di coscienza. Il risultato è che in alcune regioni italiane i medici obiettori sono il 90%, in alcuni ospedali siamo al 100% rendendo di fatto particolarmente problematico se non impossibile praticare l’aborto. Presso l’ospedale della nostra città su 21 medici solo 4 non sono obiettori.

Inserendosi in tali contraddizioni in questi anni i tentativi di limitare la possibilità di abortire in modo sicuro, libero e gratuito si sono moltiplicati. Molte amministrazioni regionali, locali e di diverso colore politico si sono prodigate, attraverso delibere, protocolli, atti amministrativi, nel porre ulteriori paletti al già faticoso percorso che conduce all’interruzione di una gravidanza. Un percorso lungo e colmo di ostacoli dove le donne e le libere soggettività devono fare i conti con la burocrazia, le carenze di un sistema sanitario pubblico portato al collasso dalle privatizzazioni e dai progressivi definanziamenti e, come si diceva, il personale medico obiettore. E sempre più spesso accade di andare oltre i tempi previsti dalla legge per accedere all’aborto. Costringendo chi sceglie di interrompere la gravidanza, laddove non ci siano possibilità economiche, a ricorrere a pericolose pratiche per la salute, dove perdere la vita diventa una reale possibilità. Perché l’aborto è anche una questione di classe, chi ha soldi può rivolgersi a costose cliniche private, dove talvolta incontra gli stessi medici trasformati in obiettori nelle strutture pubbliche.

Ed è così che la regione Piemonte ha emanato un bando attraverso il quale le organizzazioni provita antiabortiste entreranno all’interno dei consultori. Mi preme sottolineare che tra i riferimenti normativi richiamati nel bando vi è una delibera risalente al 2010, una delibera emessa dalla giunta regionale guidata da Roberto Cota, noto politico locale. Una delibera contro la quale si mobilitarono molte realtà femministe.  

Il bando prevede che le ASL aggiornino i propri elenchi delle organizzazioni operanti nel settore della tutela materno infantile, quindi i consultori, indicando tra i requisiti delle organizzazioni  “la presenza nel loro statuto della finalità di tutela della vita fin dal concepimento”.

E’ un atto gravissimo perché i consultori sono i luoghi dove le donne e le libere soggettività devono trovare accoglienza e rispetto, sono i luoghi dove devono sentirsi libere di prendere decisioni sui loro corpi, di scegliere se portare avanti o meno una gravidanza, se diventare o meno madri, senza essere giudicate e colpevolizzate e noi sappiamo molto bene come agiscono i volontari appartenenti a queste organizzazioni integraliste. Lo sappiamo perché li conosciamo attraverso le loro numerose campagne dove l’aborto viene descritto come un assassinio, un atto criminale di cui le donne si macchiano. Li conosciamo attraverso la loro propaganda ideologica carica di misoginia e lesboomobitransfobia, dove le donne vengono considerate solo in quanto madri e le famiglie devono essere fondate solo sul matrimonio tra un uomo e una donna. Li conosciamo per le aggressioni e gli insulti alle donne che decidono di interrompere la gravidanza, fuori e dentro gli ospedali. Li conosciamo perché promuovono i cimiteri dei feti.

Nella scala delle violenze e degli orrori subiti dalle donne troviamo i cimiteri dei feti e Novara si distingue anche per la presenza di uno di questi, tra i primi in Italia. Nella nostra città opera l’associazione cattolica Difendere la vita con Maria. Fondata qui circa 20 anni fa, risulta una delle più grandi organizzazioni italiane costituite con lo scopo di dare sepoltura ai prodotti abortivi. Il tutto si realizza attraverso una convenzione tra il comune di Novara, l’ospedale Maggiore e la suddetta associazione. In questi anni le convenzioni si sono moltiplicate coinvolgendo decine di comuni in tutta Italia. La sepoltura avviene all’insaputa di chi pratica l’aborto e i feti sepolti definiti “bambini mai nati”, un’ulteriore occasione di colpevolizzazione e umiliazione delle donne.

Non ne possiamo più. Vogliamo l’abolizione dell’obiezione di coscienza, vogliamo poter scegliere liberamente sui nostri corpi, vogliamo che alle donne e alle libere soggettività  venga riconosciuta la possibilità di decidere di non essere madri, vogliamo essere parte attiva all’interno dei consultori, vogliamo il potenziamento e il rifinanziamento dei consultori, vogliamo consultori che non si occupano solo della cura dei sintomi ma siano davvero luoghi a nostra misura, aperti a tutte le età. vogliamo consultori inclusivi e rispettosi delle differenze di genere, degli orientamenti sessuali e delle scelte di vita…insomma vogliamo molto più di 194 ma soprattutto non vogliamo integralisti religiosi tra le ovaie.

SUI NOSTRI CORPI, SULLE NOSTRE VITE DECIDIAMO SOLO NOI. CI VOGLIAMO IN SALUTE, CI VOGLIAMO FELICI!”